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L’onboarding è uno dei momenti più importanti per chi entra a far parte di una nuova azienda, ma anche per l’Organizzazione stessa che accoglie. Il neoassunto, nel più breve tempo possibile, deve ambientarsi all’interno di un contesto nuovo dove capire come poter esprimere al meglio le proprie capacità e sviluppare relazioni collaborative, positive e durature nel tempo.
Il corretto ingaggio delle persone sin dal primo ingresso ha impatti positivi sul rischio di abbandono dopo l’assunzione, sulla produttività e sulla fidelizzazione dei neoassunti, per non parlare dell’employer branding. Ricerche dimostrano che il 69% dei dipendenti è meno propenso ad abbandonare l’azienda se ha beneficiato di un efficace onboarding.
Diventa quindi fondamentale disegnare una nuova employee experience che tenga conto di questi cambiamenti e sfrutti le potenzialità offerte delle tecnologie, creando una nuova esperienza di chi entra in azienda.
Come possiamo rendere, grazie al digitale, l’onboarding non più una esperienza on-off ma un percorso pienamente interconnesso all’employee experience?
Ormai l’onboarding non è più limitato a sessioni di formazione in aula, ma si estende a piattaforme, app e esperienze interattive. Questa trasformazione offre alle aziende un'opportunità senza precedenti per coinvolgere i nuovi dipendenti fin dai primi momenti e immergerli al 100% nella cultura aziendale. Uno degli aspetti più potenti dell'onboarding digitale è proprio la capacità di storytelling, ad esempio, dei valori e della cultura aziendale con video, materiali interattivi, quiz e gamification.
Inoltre, il digitale permette anche un livello di personalizzazione che non sarebbe possibile con i metodi tradizionali. I dipendenti possono quindi esplorare la cultura aziendale a proprio ritmo, in base a ciò che è più importante per loro e questo è importantissimo: secondo uno studio condotto da Gallup, i dipendenti che sperimentano un'onboarding ben strutturato e coinvolgente sono 3,4 volte più propensi a rimanere nella stessa azienda per almeno tre anni.
Infine, la dimensione digitale dell’onboarding permette all’organizzazione di raccogliere anche tutta una serie di dati e analytics. Secondo una ricerca di SHRM, il 73% delle aziende utilizza dati e feedback raccolti durante il processo di onboarding per apportare miglioramenti continui. L'utilizzo di strumenti digitali, infatti consente di raccogliere facilmente dati sulle prestazioni e le esperienze dei nuovi dipendenti, consentendo alle aziende di identificare aree di miglioramento e di agire in modo tempestivo.
Guardare in questo modo all’onboarding significa non limitarsi a fornire informazioni sui processi aziendali, ma a creare una vera e propria esperienza coinvolgente che influisce direttamente sull'employee experience, dimostrando un impegno nei confronti dei propri dipendenti, mostrando loro che sono apprezzati e supportati fin dai primi giorni. Come abbiamo già ricordato questo può avere un impatto significativo sulla fiducia, sull'engagement e sulla retention.
Un esempio di successo di onboarding digitale che racconta efficacemente la cultura aziendale è quello che abbiamo seguito con una grande azienda tecnologica. Utilizzando hi Platform l'azienda è riuscita a trasmettere i suoi valori di innovazione, collaborazione e focalizzazione sul cliente ai nuovi dipendenti in modo coinvolgente e memorabile. Questo ha contribuito a creare un senso di appartenenza fin dai primi giorni e ha avuto un impatto positivo sull'employee experience complessiva.
In particolare:
In conclusione, l'onboarding digitale rappresenta un'opportunità senza precedenti per raccontare la cultura aziendale in modo coinvolgente e significativo. Le aziende possono creare esperienze che vanno oltre la semplice trasmissione di informazioni, influenzando direttamente l'employee experience. Investire in un onboarding digitale efficace non è solo un modo per integrare i nuovi dipendenti più rapidamente, ma anche per coltivare una cultura aziendale che sia il fondamento del successo futuro.