by
Redazione
La digital transformation ha modificato radicalmente il mondo del lavoro. Sebbene siano importanti le competenze tecniche di tipo hard esse non bastano più, sono infatti necessarie sempre di più le cosiddette soft skills. Perciò, parlare oggi di soft skills significa anche tener conto dei cambiamenti dell’Industry 4.0 e della maggior agilità lavorativa all’interno di ciascuna organizzazione e soprattutto riguardo ogni singola persona.
Le hard skills sono le competenze tecniche che permettono di svolgere una professione, destinate alla produzione di beni e servizi. Le soft skills, diversamente, sono competenze di tipo relazionale e soprattutto trasversali: non riguardano infatti il settore nel quale si opera e nemmeno il ruolo ricoperto in azienda; esse afferiscono alle attitudini comportamentali e dipendono dal background socioculturale e dal modo con il quale ci relazioniamo agli altri. In sintesi, possiamo dunque affermare che le hard skills o competenze verticali riguardano cosa si sa fare, mentre le soft skills o competenze orizzontali sono legate al come lo si sa fare.
Ma quali sono le principiali soft skills da poter utilizzare con il proprio team? Da un lato abbiamo le soft skills di tipo intrapersonale come lo strategic thinking, il problem solving, la creatività o la gestione dello stress; dall’altro lato invece quelle interpersonali ovvero la capacità di comunicare in maniera adeguata in base al nostro interlocutore e al contesto, la capacità di ascolto, l’empatia, il team working ed infine la gestione dei conflitti.
Proprio quest’ultime di tipo interpersonale risultano davvero importanti oggi, in epoca di New Ways of Working. Per chi si occupa della gestione di un team diventa importante saper capire la “bio-diversità” delle soft skills dei propri collaboratori affinché sia possibile orchestrare una squadra unica, sviluppando innovazione e competitività sul mercato. Anche Scott E. Page, professore dell’Università del Michigan, nel suo volume The Difference afferma che, in realtà, gruppi formati da persone con competenze relazionali diverse superano nei risultati i team più omogenei, sebbene composti da persone esperte.
Per concludere, uno sguardo a 5 soft skills che saranno le più richieste nei prossimi anni, secondo il Word Economic Forum:
Saper valutare ed analizzare le situazioni, in relazione al contesto e con spirito di osservazione, elaborando analiticamente la realtà.
Si tratta di saper accogliere il cambiamento, affrontandolo come uno strumento e come stimolo all’azione, non una barriera.
Nelle situazioni incerte, problematiche e complicate riuscire a trovare diverse vie per raggiungere la soluzione, spesso non in maniera lineare.
La capacità di pensare out-of-the-box, unendo i diversi elementi con connessioni inedite.
La capacità di condurre le altre persone nella giusta direzione, senza il peso dell’autorità ma come guida e modello influente.
Soft skills e leadership sono due temi strettamente interdipendenti e il punto di connessione fra i due è la generazione della migliore attitudine e mindset nelle persone.
Proprio per questo in hi – habit inspiring platform abbiamo sviluppato Agile Leadership Coaching Plan: un piano di allenamento che permetterà di sviluppare comportamenti e nuove abitudini, in maniera contestuale e on-the-job sfruttando al meglio le soft skills delle persone nella tua azienda, utilizzando la tecnologia come supporto armonico alla crescita delle persone.