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Redazione

Mar 10, 2022

Empatia e intelligenza emotiva: che cosa sono e come svilupparle

Empatia e intelligenza emotiva sono competenze che, nell'ambito delle New Ways of Working, risultano fondamentali per gestire situazioni complesse e affrontare un mondo del lavoro in costante cambiamento.

Ma cosa intendiamo esattamente quando parliamo di empatia e di intelligenza emotiva e perché entrambe queste qualità sono importanti, soprattutto oggi?

L’empatia è la capacità di comprendere ciò che gli altri provano mentre l’intelligenza emotiva, teorizzata da Daniel Goleman nel 1995, è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire al meglio le proprie emozioni e quelle altrui.

Empatia e Intelligenza emotiva possono diventare non solo strumenti per gestire le relazioni interpersonali ma anche strategie per la comunicazione interna o elementi per migliorare il rapporto con i propri clienti.

Infatti, anche secondo un sondaggio di IPSOS l’84% dei CEO e il 70% dei dipendenti pensano che l’empatia porti a migliori risultati aziendali sia per quanto riguarda il rapporto azienda-cliente, sia in merito all’employee experience e più in generale la cultura aziendale, soprattutto se basata sull’ascolto attivo.

Empatia e intelligenza emotiva: soft skills sempre più richieste

Empatia e intelligenza emotiva sono diventate  soft skills sempre più ricercate dalle aziende più innovative e di successo che hanno fatto di questo stile di leadership un vero e proprio marchio distintivo.

Questo perché entrambe, se coltivate, permettono di sviluppare vere e proprie strategie e risultati “hard”, permeando tutti gli aspetti culturali e organizzativi.

L’importanza dell’empatia e intelligenza emotiva (IE) a livello business ci viene ribadita proprio Goleman in un suo articolo per l’Harvard Business Review:

“Nei momenti difficili gli aspetti più soft spesso si perdono. L’IE, tuttavia, non è poi così soft. Se l’inconsapevolezza emotiva ostacolasse la vostra capacità di raggiungere gli obiettivi, di respingere le minacce o di essere compassionevoli durante una crisi, non basterebbe tutto l’impegno del mondo verso il raggiungimento dei risultati per proteggere la vostra carriera. L’IE non è un lusso che potete centellinare nel tempo, è uno strumento fondamentale che – applicato con eleganza – rappresenta la chiave per il successo professionale.”

Quindi, soprattutto per un leader il miglioramento delle qualità di empatia, intelligenza emotiva e ascolto attivo può  portare ad un miglioramento generale del mindset e della cultura aziendale, può  ispirare e motivare i collaboratori, rafforzare il senso di identificazione ed infine essere elemento che conduce a veri e propri risultati di business.

Empatia e intelligenza emotiva: come sviluppare queste qualità in azienda

Per fortuna, soprattutto l’intelligenza emotiva, è una skill che possiamo imparare e sviluppare facilmente. Si tratta di lavorare sulla gestione delle proprie emozioni e comprendere le emozioni altrui.

Come farlo? In primo luogo, è necessario innanzitutto guardare ai comportamenti e alle abitudini delle persone.

Vi sono in particolare alcuni consigli, da mettere in pratica ogni giorno, per sviluppare soprattutto l’intelligenza emotiva, partendo dai comportamenti individuali, come ad esempio:

  • Chiederci come ci sentiamo;
  • Cercare di collegare emozioni e pensieri;
  • Ascoltare gli altri e chiedere il loro parare;
  • Valutare il nostro stato di benessere.

 

Quindi, in conclusione si tratta proprio di creare delle strategie aziendali che impattino in maniera significativa sullo sviluppo dell’empatia e intelligenza emotiva. Ormai la leadership etica è un tema chiave per moltissime organizzazioni, essere leader oggi significa supportare le persone al cambiamento in un processo in cui le persone guidano la performance aziendale e queste persone sono prima di tutto persone che provano emozioni.  Non tenere conto di questi elementi significa non essere attenti al cambiamento.



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