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Redazione

May 31, 2022

Accompagnare i team aziendali nel cambiamento: 5 suggerimenti da Digital Attitude

Oggi più che mai guardare alle strategie di change management è diventata una necessità non solo per adottare nuove tecnologie, in maniera efficace e sostenibile, ma anche la lente di ingrandimento e la prospettiva con cui guidare la strategia aziendale nel suo insieme. Il cambiamento infatti è un valore, un elemento culturale e una attitudine da coltivare in ogni aspetto della propria organizzazione, a livello di ogni singola persona.

Perciò, per delineare un quadro completo delle azioni da compiere, da un lato vi è l’azienda nel suo complesso - con i suoi processi e tecnologie – mentre dall’altro vi sono le persone con le loro sempre nuove aspettative ed esigenze. Tuttavia, non si tratta di silos distinti ma bensì di elementi in continuo dialogo tra loro e sui quali è importante agire in modo complessivo.

Mentre sui processi e le tecnologie spesso viene posta maggior attenzione, le persone, a volte, rischiano di passare in secondo piano. Al contrario le persone sono i perni essenziali nei processi di change, esse hanno ormai assunto maggior consapevolezza e, grazie al digitale, sono emerse infinite possibilità. Infatti, fenomeni come le great resignantion o New Ways of Working hanno posto il focus su quanto sia importante l’employee engagement e ancora di più l’employee value proposition, cosi come elementi di retention ma anche, e soprattutto, come strategie per attirare nuovi talenti in quella che a tutti gli effetti è ormai una “war for talent”.

In questo scenario così complesso ma altresi affascinante nella sua continua ricerca di un equilibrio e di una armonia, quali possono essere alcune strategie da cui partire per co-disegnare dei percorsi di cambiamento? Come possiamo accompagnare al meglio i team aziendali, mettendo al centro l’esperienza delle persone?

1. Non c’è cambiamento se non c’è ascolto

Disegnare cambiamento significa, prima di ogni cosa, ascoltare. Infatti, per progettare qualsiasi piano di chenge è necessario individuare i principali pain points e bisogni dell’organizzazione, degli stakeholder coinvolti e soprattutto delle persone. Questi diventeranno la base per poter comprendere come attuare il cambiamento in maniera efficace e sostenibile, basando la propria strategia su dati di realtà che permettano, da un lato, di effettuare un change management efficace e dall’altro ne consentano anche una misurazione delle performance, in una ottica data-driven.

2. Piccole abitudini per grandi cambiambiamenti

Marshall Golsmith nel suo celebre volume Triggers, evidenzia come il cambiamento comportamentale è una delle cose più difficili da realizzare. Tuttavia, la complessità può diventare “semplice e ordinata” se divisa in piccoli step. Lavorare su piccoli task, in maniera continua e quotidiana è il segreto per raggiungere degli obbiettivi di cambiamento che, in prima battuta, possono sembrare davvero complessi.  Un esempio di questa strategia è agire sulle piccole abitudini quotidiane dei dipendenti per generare un impatto significativo a livello organizzativo e di business.

3. Change is a journey not a destination

Progettare un cambiamento non significa arrivare dal punto A al punto B ma piuttosto intraprendere un viaggio dove ogni elemento può essere rimesso in discussione, ampliato e corretto “strada facendo”. Iniziare un cambiamento può essere semplice ma ciò che è veramente importante è renderlo sostenibile del tempo e per farlo è necessario disegnare un journey, dove ogni step diventa funzionale a quello successivo.

 

4. Per cambiare, spesso serve “una spinta gentile”

Un alleato formidabile al cambiamento è il nudging, si tratta di piccole “spinte gentili” che influenzano i comportamenti umani indirizzandoli verso una certa azione. Questa teoria, assieme a specifici interventi di behavioral design, permette di modificare i comportamenti e le abitudini non funzionali al cambiamento, lasciando comunque inalterata la liberà di scelta individuale. Su questi principi si basa ad esempio la tecnologia habit-inspiring platform, una piattaforma white-label per generare in modo unconventional un cambiamento sostenibile ed efficace in azienda.

 

5. Comunicare il cambiamento

Comunicare in maniera efficace il cambiamento è un altro elemento davvero essenziale per ogni progetto di change.  La comunicazione interna efficace rappresenta un vero e proprio key point per il successo e la sostenibilità di questo tipo di progetti. Come farlo efficacemente? Sicuramente in primo luogo è necessario dotare ogni persona in azienda dei corretti tool e strumenti – anche e soprattutto da remoto; dall’altro lato poi è necessario adattare le comunicazioni ai propri interlocutori: personalizzare i messaggi, coinvolgere in maniera ingaggiante, porre la corretta attenzione sul tone of voice ed infine misurare effettivamente i risultati del proprio piano di comunicazione.

Infine e forse con ancor maggior rilevanza, è necessario oggi “restituire il tempo” alle persone, nel senso di capire, per poi declinare operativamente, come garantire la flessibilità alle persone nella nuova relazione fra tempo e spazio di lavoro, bilanciando correttamente l’equilibrio personale in questa prospettiva.

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