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Jan 26, 2022

UX & UI Trend 2022: Trend Moderni di Design da Sviluppare

Il design è un occhio instancabile: osserva i nostri comportamenti e coglie i cambiamenti di ogni giorno per trasformarli in nuove forme di interazione.

È con questo approccio che in Digital Attitude facciamo di UX e UI i due strumenti centrali per connettere tecnologie e persone, progettando esperienze sempre più vicine alla loro realtà. Per farlo guardiamo al futuro, partendo dai trend di UX e UI del 2022. Alcuni sono in continuità col 2021, altri lasciano intravedere nuove frontiere: device, app e piattaforme sempre più integrati nella quotidianità e attenti alle nostre esigenze.

UI trend per il 2022

Dark mode tra stile e accessibilità

Tra i trend UI del 2022 un posto di rilievo lo ha sicuramente la “modalità scuro”, che sarà sempre più utilizzata. Non si tratta solo di estetica: se è vero che il nero sta bene con tutto, è anche vero che migliora la visibilità delle interfacce per le persone che hanno carenze visive e riduce il consumo di energia per gli schermi di molti dispositivi.

3D in continua evoluzione

Il 3D diventa sempre più sofisticato, quasi quanto i nomi delle sue ultime tendenze: il neumorfismo,che con colori chiari e forme essenziali caratterizza già da tempo molte interfacce,si arricchisce di forme e gradienti che migliorano l’effetto tridimensionale e l’accessibilità. In inglese si parla già di “claymorphism”, da “clay” che vuol dire argilla, perché gli elementi tridimensionali sono modellati per diventare sempre più semplici, con preferenza per le sagome circolari e ombre che creano profondità. Un 3D con un impatto più morbido rispetto a quello del classico neumorfismo.

Complessità sempre più intuitiva

Super-app in arrivo! Google ha integrato varie app da Gmail a Meet fino a Hangout Chat in un unico spazio sotto Gmail. Hanno seguito l’esempio Twitter con Spaces e YouTube con Shorts. Nel 2022 le aziende tenderanno a concentrare più servizi e funzioni in un’unica app. A chi si occupa di design l’arduo compito di integrarli mantenendo le interfacce intuitive e semplici.

Minimalismo e brutalismo verso nuove forme

Le tech company si presentano con interfacce semplici e intuitive, “minimaliste” potremmo dire. Pensa a Meta o a Oculus, sono solo due esempi tra i più noti. Anche quest’anno non faranno differenza, ma sono già in atto alcuni significativi cambiamenti.  
Design pulito, linee ben definite, colori in contrasto e tipografia audace: è ciò che spesso viene chiamato “brutalismo” e viene integrato nello stile essenziale di cui abbiamo parlato. Ma chi si occupa di UI sta rinunciando sempre più spesso a uno degli elementi più caratteristici del brutalismo, il layout a griglia, preferendo invece soluzioni più standard, a volte provenienti da altri stili. Un esempio? Lo Spotify Wrapped di quest’anno: intuitivo ma di forte impatto visivo.

Glassmorphism

Hai notato background sfocati, oggetti semitrasparenti, colori e forme ispirati agli effetti del vetro colorato? Ecco, stiamo parlando di “glassmorphism”, unod egli stili che stanno più conquistando il cuore di designer e utenti,iniziando da Mac OS Big Sur fino a Windows 11.

UX Trends per il 2022

Design inclusivo e accessibilità

Non è un’esigenza nuova, ma rimane attuale e soprattutto necessaria e tra i trend UX del 2022 sarà sicuramente uno fra i più importanti. App e piattaforme si rivolgono a target ampi e ogni diversità va valorizzata nelle fasi di progettazione non solo per garantire esperienze d’uso user-centered, ma soprattutto per non escludere nessuna persona. La creazione di emoji che considerano varie etnie o identità di genere è stato un passo importante in questa direzione. Anche contenuti e linguaggio dovranno riflettere sempre di più questa tendenza.

Centrale è anche l’accessibilità, cioè la progettazione di interfacce adatte a tutte le persone, anche a chi per esempio ha carenze visive o uditive. Le aziende investiranno sempre di più per una UX che garantisca piena accessibilità.

Il Metaverso

Facebook ha fatto un passo importante e non smetterà di esplorare questa dimensione. L’app Horizon Workrooms, infatti, permette a chi ha i visori Oculus Quest 2 (un marchio di Facebook) di tenere riunioni virtuali usando il proprio avatar. Il mondo del metaverso è già pronto a sorprenderci e tante sono le aziende al lavoro con i loro progetti.

Con la realtà virtuale del metaverso potremo “sentire” le esperienze digitali, interagire con nuove modalità e sviluppare nuovi comportamenti.

Esperienze immersive

Animazioni, colori, ingaggio dell’utente: scrollare deve essere sempre meno un’azione meccanica e sempre di più un modo per immergersi in un contenuto ed esplorarlo. Molti siti e app hanno trovato soluzioni efficaci per trasformare l’esplorazione di un’interfaccia in uno storytelling che stimola la curiosità dell’utente.

Microinterazioni

I dettagli fanno la differenza, soprattutto se si parla di micro interazioni. La loro funzione è guidare le persone nell’uso di app con processi sempre più semplici. Il loro ruolo non è una novità, l’obiettivo è renderle sempre più intuitive e immerse nell’identità visiva di un’interfaccia. Il risultato finale? Funzionalità e ingaggio.

Customizzare e localizzare

La personalizzazione di dashboard, notifiche e contenuti è una tendenza irreversibile. Ma chi si occupa di UX dovrebbe anche considerare la localizzazione di ogni mercato.

In ogni regione del mondo le persone hanno comportamenti specifici. Un esempio? Nella maggior parte dei mercati occidentali l'e-mail è il metodo di accesso preferito, mentre il numero di cellulare è quello predefinito in molti mercati asiatici. Nel 2022 le barriere e le tensioni commerciali porteranno i mercati all'adozione di nuove soluzioni. Per chi progetta la UX, un motivo in più per studiare la “geografia”di ogni interfaccia.

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